Max Pezzali è stato ospite della puntata di lunedì 8 giugno di Radio2 SuperMax (Clicca per riascoltare la puntata), il programma condotto da Max Giusti e Gioia Marzocchi, in onda dal lunedì al venerdì su Radio2 dalle 10.35 alle 12.00.
Pezzali ha presentato a Supermax il suo nuovo album di inediti, ASTRONAVE MAX è il primo album di inediti di Max Pezzali in quattro anni, da “Terraferma” del 2011.
Nel disco Max passa dal raccontare la provincia e la periferia all’ironizzare sulla vita di coppia o all’esprimere le sensazioni dell’essere un padre che si rivede nel figlio.
L’immaginario classico di Max si apre a nuovi scenari: “Qualunque realtà io vivo, ho quella lente per vederla e distorcerla un po’”, dice Max.
L’astronave del titolo è il simbolo del Max del 2015: la voglia di andare nello spazio, di vedere le cose da un nuovo punto di vista. Ma, nella canzone, le luci dell’Astronave Madre sono quelle di un centro commerciale, quanto di più terreno e odierno ci sia: “In qualche modo è un’Italia in miniatura”, dice Max; un’Italia che cresce nelle periferie, vicino a raccordi e tangenziali.
Sul palco della Sala B Max ha cantato "Gli anni"
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stessa gente che vien dentro consuma poi va
Non lo so che faccio qui, esco un po'
E vedo i fari dell'auto che mi guardano
E sembrano chiedermi chi cerchiamo noi
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino sempre in due
Gli anni di "Che belli erano i film"
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di "Qualsiasi cosa fai"
Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi"
Siamo qui noi
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
una coppia che conosco c'avran la mia età
Come va? Salutano
Cosi io vedo le fedi alle dita di due
Che porco giuda potrei essere io qualche anno fa
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino sempre in due
Gli anni di "Che belli erano i film"
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di "Qualsiasi cosa fai"
Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi"
Siamo qui noi
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stan quasi chiudendo poi me ne andrò a casa mia
Solo lei davanti a me
Cosa vuoi?
Il tempo passa per tutti lo sai
Nessuno indietro lo riporterà, neppure noi
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino sempre in due
Gli anni di "Che belli erano i film"
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di "Qualsiasi cosa fai"
Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi"
Siamo qui noi
Pezzali ha presentato a Supermax il suo nuovo album di inediti, ASTRONAVE MAX è il primo album di inediti di Max Pezzali in quattro anni, da “Terraferma” del 2011.
Nel disco Max passa dal raccontare la provincia e la periferia all’ironizzare sulla vita di coppia o all’esprimere le sensazioni dell’essere un padre che si rivede nel figlio.
L’immaginario classico di Max si apre a nuovi scenari: “Qualunque realtà io vivo, ho quella lente per vederla e distorcerla un po’”, dice Max.
L’astronave del titolo è il simbolo del Max del 2015: la voglia di andare nello spazio, di vedere le cose da un nuovo punto di vista. Ma, nella canzone, le luci dell’Astronave Madre sono quelle di un centro commerciale, quanto di più terreno e odierno ci sia: “In qualche modo è un’Italia in miniatura”, dice Max; un’Italia che cresce nelle periferie, vicino a raccordi e tangenziali.
Sul palco della Sala B Max ha cantato "Gli anni"
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stessa gente che vien dentro consuma poi va
Non lo so che faccio qui, esco un po'
E vedo i fari dell'auto che mi guardano
E sembrano chiedermi chi cerchiamo noi
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino sempre in due
Gli anni di "Che belli erano i film"
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di "Qualsiasi cosa fai"
Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi"
Siamo qui noi
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
una coppia che conosco c'avran la mia età
Come va? Salutano
Cosi io vedo le fedi alle dita di due
Che porco giuda potrei essere io qualche anno fa
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino sempre in due
Gli anni di "Che belli erano i film"
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di "Qualsiasi cosa fai"
Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi"
Siamo qui noi
Stessa storia, stesso posto, stesso bar
Stan quasi chiudendo poi me ne andrò a casa mia
Solo lei davanti a me
Cosa vuoi?
Il tempo passa per tutti lo sai
Nessuno indietro lo riporterà, neppure noi
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino sempre in due
Gli anni di "Che belli erano i film"
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di "Qualsiasi cosa fai"
Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi"
Siamo qui noi
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